Palazzina La Betulla B197

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Palazzina La Betulla B197

Progetto: Palazzina B197
Realizzazione: 2012
Luogo: Reggio Emilia
Committente:

La cooperativa di abitazione La Betulla si appresta a realizzare a Canali un nuovo intervento residenziale di cinque alloggi certificato secondo gli standard Ecoabita.
La volontà di costruire un edificio in classe A nasce da una precisa richiesta da parte dei soci di acquistare alloggi economici ed ecologici.
Una casa certificata secondo gli standard Ecoabita consuma di meno: i consumi energetici di un edificio certificato Ecoabita sono pari a circa 1/3 dei consumi degli edifici convenzionali e inferiori del 25% rispetto alle prescrizioni di legge; è inoltre più confortevole: gli edifici sono più salubri ed efficienti. Il progetto e le opere vengono verificate da un soggetto terzo neutrale, il certificatore Ecoabita, pertanto è assicurato un controllo costante nelle varie fasi di cantiere.
Inoltre la certificazione aiuta ad orientarsi nel mercato edilizio scegliendo gli edifici più “risparmiosi” dal punto di vista energetico,
permette di conoscere in anticipo i consumi dell’abitazione e di conseguenza di prevederne i futuri costi di gestione, proprio come avviene per gli elettrodomestici e le automobili, riduce di oltre il 60% i costi di energia rispetto ad un edificio tradizionale.
Consente di avere una temperatura piacevole in tutte le zone dell’abitazione,
aumenta il comfort abitativo sia in inverno che in estate grazie alle finestre maggiormente isolanti e alle maggiori prestazioni dell’involucro degli edifici .
L’attenzione nella redazione del progetto viene ribadita nell’uso dei materiali con cui si intende realizzare l’edificio e con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’ambiente costruito attraverso l’applicazione di criteri e lavorazioni che offrono maggiori garanzie sul piano della salubrità.
Si è pertanto operato seguendo i seguenti criteri:
•    utilizzo di materiali tradizionali e biocompatibili;
•    riduzione dei consumi  di gas e acqua;
•    gestione dei rifiuti;
•    ricerca di una corretta esposizione degli ambienti;
•    ricerca di materiali che permettano di limitare la manutenzione e gestire in modo corretto l’edificio e l’abitabilità dello stesso.

In particolare il progetto mira all’eliminazione del cosiddetto inquinamento indoor, dovuto all’eccessiva ”sigillatura” degli edifici che, oltre a non permettere un naturale ricircolo dell’aria, imprigiona quantità notevoli di elementi nocivi quali esalazioni da vernici e collanti, polveri, muffe, micro-fibre artificiali, all’interno degli ambienti d’abitazione.
Si opererà quindi tenendo fissi i seguenti punti:
•    ottimizzare la permeabilità e traspirabilità del manufatto per favorire lo scambio a mezzo pareti e tetto;
•    evitare l’uso di materiali tossici o di strati impermeabili che impediscono o rallentano il flusso dell’evaporazione;
•    evitare l’uso di materiali fibrosi e/o polverosi di facile sfaldamento;
•    evitare l’accumulo di radon proveniente sia dai materiali edili impiegati che dal sottosuolo;
•    evitare la presenza di materiali dai quali possono esalare sostanze tossiche quali formaldeide, solventi sintetici, idrocarburi clorati;
•    limitare l’esposizione ai campi elettromagnetici generati dalle apparecchiature elettriche presenti nell’abitazione;
•    installazione di impianto di ventilazione controllata meccanica.

La particolare morfologia del terreno ha permesso di articolare su due livelli l’accesso e il giardino, creando una zona interrata per le autorimesse e i locali di servizio privati e condominiali e una zona al piano terra con il giardino e l’accesso principale. La configurazione planimetrica e la disposizione delle aperture, tenendo anche conto che verso nord si trova il parco pubblico, sono state concepite secondo precisi sfondamenti visuali.
Lo schema compatto che ben si adatta al lotto, ha consentito di eludere la vista verso le vicine costruzioni seguendo il principio di posizionare i collegamenti verticali ed orizzontali verso sud e le funzioni abitative verso est-ovest-nord.
Un asse di circolazione organizza l’abitazione dall’ingresso esterno fino alla scala principale che collega i quattro livelli, da cui si accede a tutti i cinque alloggi e al piano interrato.
Principio regolatore, già nella fase progettuale, è stata la chiarezza costruttiva, evitando la sovrapposizione di finiture sull’opera grezza e l’uso dell’ornamento.
Sul piano compositivo il progetto suggerisce schemi e soluzioni semplici e funzionali con tipologie indipendenti ma facilmente relazionabili e quindi pronte a ridefinirsi sulla base delle esigenze abitative.
A livello abitativo il progetto, pur nella sua semplicità, ricerca una completa flessibilità di tipologie che possano soddisfare diversi bisogni.

1 Comment

  1. deve contattare la betulla

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